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Pupi Avati, regista, sceneggiatore e produttore, è uno dei maestri riconosciuti del cinema italiano. Come autore ha pubblicato l’autobiografia bestseller La grande invenzione (Rizzoli 2013) e diversi romanzi, il più recente dei quali è L’archivio del diavolo (Solferino 2020).

Giovedì 3 Agosto

ore 20:00

Piazza dei Pini - Terrazza Capalbio Libri

Pupi Avati

L’alta fantasia. Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante

(Solferino)

Con Mimma Gaspari Golino
Conduce Michela Tamburrino
Letture Irene Grazioli Fabiani

“Mi sono chiesto quale possa essere stato il rapporto di Dante con la propria creatività. Creatività che si appalesa in lui in modo inesplicabile, non trovandosi nei suoi avi, fin dai Fontana di Val di Pado, traccia alcuna di talentuosità letteraria, ma solo ingegno per battagliare, negoziare denaro o trafficare poderi. Voglio convincermi che Dante, nel pervenire alla consapevolezza della sua superlativa immaginazione, abbia vissuto la sublimità. Questa la felicità concessagli, il risarcimento dovutogli.”

Ravenna, 1321: esiliato e misconosciuto, Dante Alighieri esala l’ultimo respiro. Nel convento delle clarisse di Santo Stefano degli Ulivi, l’albero di mele selvatiche che le suore chiamano «l’albero del Paradiso» smette misteriosamente di dare frutti. Trent’anni dopo Giovanni Boccaccio, studioso appassionato dell’opera dantesca, riceve un incarico singolare: andare in quel convento, dove risiede la figlia di Dante, divenuta monaca con il nome di suor Beatrice, e consegnarle un risarcimento in denaro per l’esilio ingiustamente subito da suo padre. Sarà un viaggio di riparazione e di scoperta, ma anche di fatica e pericoli, non ultima l’accoglienza non sempre entusiastica ricevuta dai conventi dove l’opera del Sommo è ancora vietata, in odore di eresia. E per Boccaccio sarà l’occasione di riandare ai momenti più importanti della vita dell’Alighieri, le sensibilità di bambino e l’incontro con Beatrice, la politica e i tradimenti, l’amarezza della cacciata da Firenze, il tormento e l’estasi della scrittura. Trovando conferma, lui, scrittore, di quanto il dolore promuova l’essere umano a una più alta conoscenza. Pupi Avati ci consegna con il suo nuovo romanzo l’opera di tre vite: l’incontro inaspettato attraverso i secoli tra un regista e scrittore e due maestri della cultura italiana. Un racconto di avventure, uno sguardo partecipe e nuovo su Dante, la ricostruzione di un Medioevo vero, sporco, luminoso e umano: una prova d’artista intessuta di passione e di poesia.