Il piacere di leggere è dimenticare la quotidianità
Il piacere di leggere per Roberto Maroni, politico, è fare qualcosa dimenticando la quotidianità, aprendo un libro qualsiasi problema sparisce entrando in un mondo proprio che dona tranquillità, sicurezza, piacere.
Per Roberto Maroni due sono i libri della vita: “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez, e un libro sul cammino di Santiago de Compostela.
Per Roberto Maroni il piacere di scrivere è il piacere di mettere in ordine idee e concetti, di fare approfondimenti, di uscire dalla ossessione della quotidianità e guardare l’orizzonte più lontano.
Roberto Maroni girava per Varese con in tasca il Manifesto che serviva per avvolgere la Gazzetta dello Sport. Quello per l’estrema sinistra fu un amore autentico ma la passione scoppiò con la Lega. Ha detto: “Se Bossi è il papà della Lega, io ne sono la mamma”. Nel 1989 partecipa alla fondazione della Lega Nord di cui ricopre dal 2002 l’incarico di Coordinatore della Segreteria politica federale chiamata a decidere la linea politica del Movimento. Ministro dell’Interno e del Lavoro in diversi governi Berlusconi, è stato Presidente della Regione Lombardia fino allo scorso marzo.
Roberto Maroni è stato protagonista di Capalbio Libri domenica 29 luglio 2018, alle ore 21:30, prendendo parte alla presentazione del libro di Giovanni Procaccini “L’abaco dei sentimenti confusi“ edito da Gaffi. Oltre all’autore è intervenuta la giornalista di Rainews Mariella Zezza.
Per maggiori informazioni: https://palco.intesasanpaolo.com/call_to_action/capalbio-libri-12-roberto-maroni