Il piacere di leggere per Giacomo Marramao

Il piacere di leggere è inventare qualcosa di nuovo

 

Per il filosofo Giacomo Marramao il piacere di leggere è legato alla convizione, che deriva dall’esperienza, che la lettura stimoli il pensiero. Ci permette non soltanto di assimilare e apprendere quello che leggiamo, ma di inventare qualcosa di nuovo. L’invenzione è spesso infatti il prodotto dell’associazione tra le idee che apprendiamo attraverso la lettura e ciò che siamo in grado di creare autonomamente.

 

Questi i libri da lui consigliati: “Amori sospesi” di Alberto Asor Rosa, “Massa e potere” di Elias Canetti e “L’alleanza dei corpi” di Judith Butler.

 

 

Studi filosofici all’Università di Firenze e di Francoforte. Dal 1976 al 1995 Giacomo Marramao è stato professore di “Filosofia della politica” e “Storia delle dottrine politiche” presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ha collaborato con le riviste “Laboratorio politico” diretta da Mario Tronti e “Il Centauro” diretta da Biagio de Giovanni. È membro del Collège International de Philosophie di Parigi. Nel 2005 la Presidenza della Repubblica francese gli ha conferito l’onorificenza “Palmes Académiques”. Insegna filosofia politica e filosofia teoretica all’Università degli Studi Roma Tre.

 

 

Giacomo Marramao è intervenuto a Capalbio Libri giovedì 3 agosto 2017 partecipando alla presentazione del libro di Alberto Asor Rosa “Amori sospesi“ edito da Einaudi. È salito con loro sul palco rosso di Piazza Magenta il poeta Franco Marcoaldi. Ha moderato l’incontro il direttore de l’Espresso Tommaso Cerno.