Diario di Capalbio Libri: sabato 31 luglio – secondo incontro

Sabato 31 Luglio, alle ore 21:30, Capalbio Libri ospita Giovanna Pancheri, che presenta “Rinascita americana. La nazione di Donald Trump e la sfida di Joe Biden” (SEM). Con Maurizio Caprara, Piero Fassino e la condizione di Mariolina Sattanino.

Vita, libertà, ricerca della felicità. Quanto sono impressi, nell’America di oggi, i diritti individuati dai Padri Fondatori?

Giovanna Pancheri, corrispondente dagli USA dal 2016 per Sky TG24, negli ultimi anni ha percorso la Nazione realizzando preziose interviste e raccogliendo testimonianze utili al fine della composizione di questo “racconto da cronista” – così definito per la precisione e lo sguardo critico e preciso del quale si serve per decifrare analiticamente la società americana in ogni sua sfaccettatura.

Aver contratto il Covid-19 ha sicuramente avuto un impatto sulla sua esperienza e il racconto della sua vicenda personale si annoda al resoconto dei turbamenti arrecati dalla pandemia alla società americana.

“Intervistare gli americani è difficile, perché ti percepiscono sempre come un’estranea, quindi non è semplice riuscire a catturare le loro testimonianze autentiche e trasmetterle ad un pubblico oltreoceano”.

Il giornalismo, con la Pancheri, torna al ruolo dell’inchiesta.

Anche il titolo è decisamente emblematico, citando il concetto di “Rinascita americana” lascia intendere che sarà mostrato il volto oscuro della società e l’effettivo auspicio proiettato al superamento della condizione retriva dell’America trumpiana come, appunto, occasione di rinascita.

Racconta un viaggio nell’America dei suprematisti che, in nome dell’identità degli uomini bianchi conservatori, guarda tutto ciò che può in qualche modo “inquinarla”.

Gli Stati Uniti sono associati per antonomasia all’innovazione scientifica e tecnologica, ad un concetto di società dinamica che si muove sulla scia di un “sogno americano” in nome del quale la realizzazione personale e professionale si concretizza per chi, con volontà ed impegno, si muove in modo pratico ed astuto. Tuttavia, questa realtà ha un volto nascosto che l’autrice decide di mostrare senza esitazione.

Esiste una parte dell’America “oscura” perché il sistema d’informazione l’ha oscurata, perché non viene mostrata l’ombra ma solo il riflesso.

“La Pancheri realizza un lavoro che dovrebbe fare anche la politica, non solo statunitense, ma anche italiana. Non si limita ad una ricerca prettamente ed esclusivamente giornalistica”.

Nella serata della vittoria elettorale, Trump ringrazia i  “forgotten men” e il suo messaggio risuona in modo chiaro ed esplicito lasciando spazio a pochi dubbi: ha vinto perché ha rappresentato la categoria dei “dimenticati”.

È un suprematista che si sente insidiato – dal cosmopolitismo – nella sua identità, e il ceto medio che aveva perso molte certezze si sente rappresentato dalla sua figura. Il trumpismo, dunque, è il sintomo e non la causa (come si può banalmente credere). Oggi, Biden ha ereditato un Paese “drammaticamente lacerato” che, per rinascere, va risanato. Maurizio Caprara sostiene che, leggendo il libro della Pancheri, ha provato “piacere ma anche fastidio per le riflessioni che emergono”: è diretto e dettagliato, “un’opera di straordinaria capacità giornalistica” che illustra la realtà così come si manifesta, “non come vorremmo che sia”.

L’autrice cita Platone, Tocqueville, ma anche il popolo, le persone comuni, i commenti dei ragazzi della strada. Raccontando i vari aneddoti, la Pancheri lascia emergere le sensazioni che prova tutte le volte che raccoglie e decide di condividere le storie con le quali empaticamente viene a contatto, facendo entrare il lettore nella sua ottica di giornalista-autrice ma anche, ed in modo ancor più abile, in quella di chi le storie le ha vissute e gliele racconta.