FABRIZIO RONCONE (Roma, 1963) è inviato speciale del Corriere della Sera. Con Rizzoli, nel 2016, ha pubblicato il noir La paura ti trova. Nel 2019, insieme ad Aldo Cazzullo, per Mondadori ha scritto il giallo Peccati immortali. Nel 2021, per Solferino, è uscito il suo saggio politico Razza poltrona.

Foto: Claudio Guaitoli

Venerdì 5 agosto

21:30

Anfiteatro del Leccio – Capalbio

Fabrizio Roncone

Non farmi male

Marsilio

Con Pierluigi Battista e Francesco Siciliano
Conduce Andrea Garibaldi

“Murena: «Bastano cinque minuti. Entriamo nell’ufficio postale, prendiamo le pensioni e usciamo. Domande?» Sorcanera: «No. I vecchi me stanno pure sul cazzo.» Mozzicone, l’aria professionale: «Cercate di essere puntuali. Io non vi aspetto.» Una batteria di rapinatori all’antica. Uno che decide, uno che spara – se serve, ma non deve servire –, uno che guida. Quello che decide: Mario Sebastiani detto Murena. Da dieci anni, come copertura, gestisce un ristorante di pesce a Fiumicino. La prima volta che lo arrestarono, con un morso staccò il dito mignolo a un agente. Soprannome inevitabile. Quello che spara: Sergio Fantasia detto Sorcanera. Un debole per le prostitute di colore e le pistole Glock. Basso e tarchiato come un frigorifero, capelli a spazzola brizzolati, racconta di essere stato l’ultimo pupillo di Enrico De Pedis, il boss che con la Banda della Magliana si prese Roma. Ma bisogna credergli sulla parola. Quello che guida: Danko Singer detto Mozzicone. Un serbo che ha combattuto con i reparti speciali di Arkan, del quale fu, per un breve periodo, l’autista. Fumatore compulsivo, attualmente portiere di notte in un hotel dietro la stazione Termini. Però, ogni tanto, arrotonda.”

Marco Paraldi è un ex giornalista che ha aperto una vineria dietro Campo de’ Fiori, a Roma. Cinquantenne dai modi spicci e con qualche fissazione – fuma il sigaro, non riesce a iniziare il romanzo giallo che ha in mente di scrivere, tifa per la Roma e adora cucinare per i suoi amici – vive tra l’entusiasmo per la nuova attività e la nostalgia per il vecchio mestiere. Un sabato notte, a Capalbio, di ritorno da una festa in compagnia della sorella Caterina, una strana coppia gli chiede un passaggio: Giorgia, una incantevole minorenne, spericolata e sicura di sé, e Nick, un ricco romano con il suv in panne. Pochi giorni dopo, la giovane va a trovarlo in vineria e gli racconta una storia inquietante su una sua amica, Noemi, sparita nel nulla: per Paraldi è l’occasione di tornare a fare il cronista. Ad accompagnarlo c’è Chicca, una principessa che lo corteggia non troppo ricambiata: insieme attraversano una Roma invisibile in cui il male è trasversale e il bene solo apparente, popolata da broker spregiudicati e ministri corrotti, rapinatori spietati e transessuali romantici, feroci usurai, ex sfortunati attori porno e agenti segreti che bevono champagne. L’indagine si snoda tra i party sulle terrazze del centro storico e le solitudini dei palazzoni multietnici della periferia, tra squallidi locali di lap dance e il lusso decadente dei Parioli. Quando Paraldi scoprirà la verità, il lettore si accorgerà che è forse inutile nutrire speranze di redenzione. E che la giustizia è affidata a uomini di cattiva volontà.