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Ogni tanto torno ragazzina. Prendo una penna, un quaderno e mi siedo per terra, lontano da tutto e tutti. A 14 anni il mio rifugio è una stanzetta, adesso questo studio. Poco importa. Ho bisogno di uscire dal tunnel, ho bisogno di te…
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Figlia dello “sbirro” e madre di Mario: è Elena Improta. Poesie, testimonianze, lettere, pensieri: quelli di questo libro sono tutti di “ordinaria diversità” e diventano ricordo, testimonianza e conoscenza di momenti ed eventi significativi della vita dell’autrice. Si va dall’arrivo a Roma all’adolescenza con la figura ingombrante del padre Umberto, uomo dello Stato, fino al racconto della vita politica e all’impegno nel sociale. Il passato e il presente,nelle pagine, si intrecciano come si intreccia nella vita della donna l’essere figlia, moglie, madre. Elena Improta fa così di questo diario la narrazione di un’esistenza alla ricerca di sé stessa, tra gli anni del Terrorismo, i Nar che la osservano, l’amore per Paolo, gli occhi lontani dalla scorta che l’accompagna a scuola fino alla nascita di Mario, l’abbandono del marito e la lenta ripresa. Con questo libro si apre agli altri, perché le quattro mura di casa non riescono più a contenere il desiderio di far sapere cosa ha vissuto, pensato, sperato accanto a un bimbo, ora di 28 anni, che ha compiuto passi da gigante nonostante i gravi problemi di disabilità. Una storia d’amore e di riflessione con il desiderio di far capire a tante famiglie che tornare a sorridere è ancora possibile. “Un libro sincero, con un misto di buio, luce, come la vita”, dalla prefazione di Walter Veltroni.
Elena Improta nasce a Napoli il 17 maggio 1963 e vive a Roma. Presidente dell’Associazione Oltre lo Sguardo Onlus – percorsi protetti per persone con gravi disabilità. Impegnata sui temi del sociale, della sanità, politiche giovanili e sicurezza. Ha ricoperto incarichi politici ed elettivi nel PD dal 2006 al 2016. Ha collaborato in modo attivo con l’ANPI Nazionale. Ambasciatrice dell’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa, oggi Elena mantiene vivo unicamente il suo impegno sociale a favore delle persone con disabilità e dei diritti civili.