Nella serata del 28 Luglio, il palco di Capalbio Libri ha ospitato Luca Ricci che ha presentato il suo romanzo “Gli estivi” (La Nave Di Teseo) insieme al blogger Angelo Cennamo (Telegraph Avenue).

Un romanzo coraggioso, schietto e senza filtri che racconta la storia di un amore potenzialmente percepibile come “anticonvenzionale” ma che in realtà fa rumore proprio perché sa di verità. E’ il racconto di una serie di vicende autentiche che non scadono in un’affabulazione di comodo, quelle che solitamente restano silenti perché se raccontate scuotono consapevolezze comuni in cui – secondo l’autore – chiunque potrebbe ritrovarsi ma, per farlo, dovrebbe prima farci i conti.

L’amore è universale, dinamico, è un processo evolutivo che non si avvicina neanche lontanamente al concetto di staticità, ha forme molteplici, talvolta criptiche, erotiche anche in età avanzata (e qui Ricci scardina un ulteriore tabù) sfociando poi nell’umana pietas come valore assoluto che la cultura classica ci insegna essere la completa e totalizzante devozione. Nel romanzo presentato, questo sentimento si impone prepotente, travolge una ragazzina ed un uomo decisamente più adulto che vive un matrimonio poco appagante, le dinamiche tra i due protagonisti si fanno strada tra le pagine del libro e sono raccontate attraverso i racconti indipendenti di quindici estati. Ricci scrive un romanzo come una raccolta di racconti che sono paragonati dall’autore a dei containers in cui non ci sono regole e tutto è il contrario di tutto. Cos’è per lui il piacere di leggere? “E’ un vizio”, afferma, e in quanto tale non può farne a meno.

