Il piacere di leggere è qualcosa di fondamentale
Per il direttore de l’Espresso Tommaso Cerno il piacere di leggere è qualcosa di fondamentale, perchè oggi l’uomo ha smesso di leggere nella convizione di sapere di più. Si viene bombardati di informazioni che guardiamo senza leggere. Ritrovare la lettura, il piacere dell’armonia e del suo ritmo può salvarci da questa lapidazione di contenuti e testi che inghiottiamo e non assimiliamo. Questo momento storico in cui senza saperlo produciamo più cose scritte è anche il momento in cui parliamo la peggiore lingua italiana degli ultimi secoli.
Questi i libri da lui consigliati: “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, “La lunga marcia” di Stephen King e “Palomar” di Italo Calvino.
Giornalista, saggista. Tommaso Cerno ha scritto per II Messaggero Veneto di cui poi è diventato anche direttore, dopo essere passato all’Espresso come inchiestista e capo redattore dell’Attualità. Nel 2009 ha vinto il premio “Cronista dell’anno” per il caso di Eluana Englaro. Ha pubblicato, tra gli altri, “Inferno – La Commedia del potere” – una riscrittura odierna dell’Inferno di Dante in terzine dantesche e illustrata da Makkox – e “A noi! – Cosa ci resta del fascismo nell’epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi” entrambi editi da Rizzoli. Ha condotto il programma D-Day su Rai 3. Molto impegnato nelle battaglie per i diritti civili e le discriminazioni, un anno fa ha firmato il suo primo numero come direttore dell’Espresso.
Tommaso Cerno è intervenuto a Capalbio Libri giovedì 3 agosto 2017 moderando la presentazione del libro di Alberto Asor Rosa “Amori sospesi“ edito da Einaudi. Oltre all’autore, sono saliti sul palco rosso di Piazza Magenta il poeta Franco Marcoaldi e il filosofo Giacomo Marramao.