Il piacere di leggere è studiare
Leggere permette di costruire la base della conoscenza e il piacere di farlo. Per lo scrittore e giornalista Maurizio Molinari deriva dallo studio e dall’approfondimento, dà la possibilità di raccontare il presente e di non dimenticare.
I libri che il giornalista consiglia sono: “Il giorno più lungo” di Cornelius Ryan, “Il sangue della speranza” di Samuel Pisar e “The Revenge of Geography” di Robert Kaplan.
Giornalista e scrittore, profondo conoscitore della geopolitica mondiale, Maurizio Molinari è direttore del quotidiano “La Stampa” di cui è stato corrispondente da New York, Gerusalemme e Bruxelles. È uno scrittore molto apprezzato e dal 2000 ha pubblicato quasi un libro l’anno tra gli altri ricordiamo “Gli ebrei di New York” (Laterza) e con Rizzoli “L’aquila e la farfalla” e “Il califfato del terrore” che Roberto Saviano ha definito il libro che tutti dovremmo leggere. Romano di Roma – quartiere Testaccio, ci tiene a dirlo – e tifoso romanista il suo mito sportivo è Agostino Di Bartolomei, ex capitano giallorosso degli anni ’70/80.
Maurizio Molinari è stato protagonista di Capalbio Libri sabato 5 agosto 2017, alle ore 19:00, con la presentazione del suo libro “Il ritorno delle tribù“ edito da Rizzoli. Con lui sul palco rosso di Piazza Magenta è salito il giurista Enzo Moavero Milanesi. Ha moderato l’incontro l’editorialista del Corriere della Sera Pierlugi Battista.
Per maggiori informazioni: https://palco.intesasanpaolo.com/call_to_action/capalbio-libri-11-maurizio-molinari