Federico Rampini con il suo libro “Banche: possiamo ancora fidarci?” edito da Mondadori è stato il protagonista della serata di ieri.
Sul palco con l’autore e corrispondente da New York de La Repubblica è salito anche il giurista Enzo Moavero Milanesi, mentre l’incontro è stato condotto dalla giornalista Rai Annalisa Bruchi.

A proposito della crisi che ha investito le banche italiane, Federico Rampini ha fatto notare che:
“C’è qualcuno che avrebbe potuto tutelare i nostri risparmi e che non l’ha fatto. Nella nostra Costituzione c’è scritto che il risparmio è un valore, ma la Banca d’Italia ha finito per tutelare il sistema bancario finendo in conflitto con i risparmiatori. Per salvare le banche si è finito per fregare i soldi di coloro che glieli avevano affidati. Per non parlare del mancato controllo svolto dalla Consob.“

Rampini ha quindi precisato il suo pensiero sulla Banca d’Italia:
“In passato aveva una reputazione qualificata, era considerata un pensatoio formidabile ed è stata anche un’arma nella lotta alla P2, poi ha iniziato a vivere di rendita. Oggi è un pallido ricordo di quella che fu. In Europa non conta più come prima perchè non ha capito quando stavano cambiando le regole del gioco. Nel caso del fallimento delle banche ha finito per vigilare a favore della solidità economica degli investimenti e quindi degli economisti, finendo per perdere di vista il sistema creditizio e quindi i correntisti.“

A dimostrazione delle carenze informative alimentate dalla banche nei confronti dei risparmiatori, Annalisa Bruchi ha mostrato dal palco un faldone di 270 pagine leggendone un breve estratto:
“Questo testo incomprensibile è ripreso da un prospetto informativo di Banca Etruria: sembra fatto apposta per non far capire la gente.“

Enzo Moavero Milanesi ha invece confermato il ruolo guida della Germania in Europa:
“E’ la Germania a dirigere le danze: è uno dei pochi paesi con stabilità politica; ha una linea politica precisa; ha un’economia forte, la 1° in Europa a livello di servizi e manifattura. La BCE ha finito per essere costruita a modello della Bundesbank e del grande Marco tedesco. C’è una grande influenza ideologica e politica in Europa da parte della Germania testimoniata dal fatto che molti dei posti di vertice sono occupati da tedeschi.“

Rispondendo ad una domanda del pubblico, Rampini ha infine segnalato che:
“Dietro il tentativo di guarigione delle banche italiane c’è la Cassa Depositi e Prestiti che rappresenta ancora un punto di forza per il Paee. E’ un peccato che però facciano operazioni di tamponamento di fallimenti e non rilancino la crescita, finendo per essere incapaci di fare nuovi progetti.“
