Serata dedicata alla comunicazione quella di ieri, soprattutto alla comunicazione delle imprese. Il libro presentato è stato “L’impresa oltre la crisi” di Gianluca Comin ed ha visto la partecipazione del giornalista e scrittore Mario Sechi e di Fernando Antorio Andreini Presidente della Banca di Saturnia e Costa d’Argento, a moderare la serata la giornalista di Radio Rai Daniela Mecenate.
Un viaggio lungo le dinamiche della comunicazione d’impresa ma anche politica, con un’analisi al ruolo dei social come detto da Sechi:
“I social velocizzano, espandono, impattano su pubblici diversi che non partecipano al dibattito attraverso i medi tradizionali, ma lo alimentano sulla rete. Per questo, nell’era del date computing si può parlare di verticalizzazione dell’informazione.”

Durante la presentazione si è parlato anche di banche e del momento difficile che attraversano nel rapporto di fiducia con i clienti, così come afferma Comin:
“Le banche hanno chiuso sportelli e licenziato dipendenti senza fare un comunicazione adeguata nei confronti di chi ci metteva dentro i propri risparmi”.

Andreini ha raccontato la sua esperienza e ciò che la sua banca potrà fare in futuro:
“Il sistema del credito cooperativo ha avuto l’esigenza di rafforzarsi. Quello che nascerà sarà un modello più forte a livello patrimoniale, di coperture finanziarie e di controllo delle banche. Un sistema maggiormente consapevole dell’importanza del proprio ruolo sul territorio. Per noi della Banca di Saturnia e Costa d’Argento la comunicazione è fondamentale. I clienti vengono da noi grazie alla nostra reputazione, vengono perché hanno imparato a conoscerci. Tra gli istituti di credito del nostro territorio siamo stati i primi a capire l’importanza di dotarsi di un ufficio di comunicazione.”

Come affrontare la comunicazione del futuro e come affrontare i momenti di crisi sono state delle domande che Daniela Mecenate ha posto agli ospiti, Comin ha portato l’esempio del distretto del parmigiano reggiano che ha saputo trasformare un evento drammatico come il terremoto in Emilia Romagna del 2012 in un’opportunità mentre Sechi, parlando delle prossime elezioni ha dichiarato:
“La paura, la demografia e la geografia sono le grandi forze rivoluzionarie della storia: la geografia è sinonimo di confini; la demografia di popoli; la paura di movimento. Tre parole che rappresentano la contemporaneità e presuppongono delle trasformazioni per il futuro.”


