La quinta serata del festival di Capalbio Libri, in programma mercoledì 2 agosto, ha visto la partecipazione del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che ha presentato il suo libro La città ribelle. Il caso Napoli, edito da Chiarelettere. Sul palco anche il conduttore televisivo Sandro Ruotolo. A moderare il dibattito il volto del tg di La 7 Gaia Tortora. Durante l’appuntamento Lilli Adriana Franceschetti ha interpretato alcuni brani tratti dal libro. Come sempre la presentazione è stata affidata a Marta Mondelli.
de Magistris, le dichiarazioni rilasciate dal palco
Sul CSM:
“Io ho scelto di fare il magistrato quando mi sono iscritto all’Università. Un mestiere che mi piaceva tantissimo. Ma una cosa mi ha ferito enormemente: quando il Procuratore Generale della Cassazione, durante il processo disciplinare davanti al Consiglio Superiore della Magistratura, a proposito dei miei errori, dice che “De Magistris lavora troppo, il suo problema è che interpreta il suo lavoro come una missione. E non lo si può fare. Mi hanno trasferito, mi hanno ritenuto incompatibile con l’ambiente.”
“A distanza di circa 15 anni le inchieste della procura di Reggio Calabria scoprono stessi fatti, stessi contesti e stesse persone di allora. Allora forse il Consiglio Superiore della Magistratura aveva ragione: ha preferito mantenere i corrotti in quella terra e cacciare un magistrato che avrà potuto fare mille errori, ma che non ha mai sporcato la sua toga di corruzione. Io ho visto con i miei occhi la mafia dentro lo Stato. E siccome ho ancora voce, passione, entusiasmo e ideali, penso che il Paese debba sapere che la principale rivoluzione è cacciare la mafia dalla Politica e dalle Istituzioni”.
Su Virginia Raggi:
“Nei confronti dei 5Stelle lancio sempre ponti di dialogo e di confronto, ma nulla che si alzi. Nelle loro esperienze di Governo non vedo segni di rivoluzione. Non vedo elementi di rottura, finanche sulle scelte su campi strategici quali quelli dei servizi essenziali. Vedo una contraddizione tra quello che si dice sui social, quello che si dice in campagna elettorale e quello che non si riesce a realizzare. Se si vuole la rivoluzione, non solo sui social e nelle piazze, occorre avere coraggio. Se il Sindaco di Roma é a favore dell’acqua pubblica, allora perché non si mette contro le multinazionali? Perché occorre assumersi responsabilità”.
Il problema delle periferie di Napoli:
“Abbiamo invertito la rotta, dalla Napoli dei rifiuti e della depressione alla Napoli della cultura e del turismo, ma c’è ancora tantissimo da fare. I trasporti, le periferie, il decoro, la qualità, pensare che governare una città senza soldi è complicato ma siamo sulla strada giusta. E con l’aiuto dei cittadini si possono fare tante cose. In questi anni la quantità maggiore delle risorse economiche l’abbiamo impegnata nelle periferie, dove però il cambio si vede con maggiore difficoltà, ma stiamo lavorando sopratutto sulle infrastrutture”.
Sui migranti:
“Napoli sta accogliendo molto, con un clima di grande convivenza pacifica in città. Non ci interessa il deposito delle persone, il loro parcheggio, ma l’integrazione nella città, così da problema diventano ricchezza, e li coinvolgiamo nella sicurezza urbana e nell’economia”.
Sui trasporti:
“Stiamo lavorando non solo per salvare l’azienda pubblica, perché siamo una citt che ha mantenuto pubblica l’azienda dei trasporti, per salvaguardare il diritto dei lavoratori, perché non ne abbiamo licenziato uno da quando sono sindaco, anzi, abbiamo assunto. Ma anche per innalzare la qualità dei servizi, è il lavoro che stiamo facendo per i mesi estivi. Per settembre ci sarà un piano di rilancio industriale”.
Un movimento in arrivo:
“Dopo il 2021? Non programmo più niente. Al momento stiamo lavorando per un movimento politico. Lo stiamo realizzando con la gente, con altri movimenti, associazioni, comitati, tutti coloro che lottano in difesa dei beni comuni. Sono quelli che incontro tutti i giorni, da Nord a Sud, nel nostro Paese. La vera forza della mia esperienza è il mio popolo, non vado dietro alla persona fisica “nota”, ma dietro a tante persone a cui abbiamo dato forza, potere e voce che prima non avevano. I tempi li deciderà il popolo”.