Nella seconda serata del 1° Agosto, il palco di Capalbio Libri ospita Paola Pilati che presenta “I generalissimi. Strategie e segreti dei top manager italiani” (Luiss University Press), con Marco Alverà, Vincenzo Boccia, Gianluca Brozzetti e Nicoletta Picchio.
L’incontro inizia con un videomessaggio del Ministro Luigi Di Maio, che ringrazia per l’invito alla rassegna e afferma che l’opera valorizza al meglio elementi quali creatività, qualità, novità, innovazione, attenzione al dettaglio che – combinati a delle materie prime eccellenti – rendono il made in Italy sempre più richiesto nel mondo (dopo la pandemia, in cinque mesi, le cifre dell’export sono del 23,9 % superiori).

Nel libro presentato, vengono raccontate dieci storie di imprenditori e manager (colossi del Made in Italy) che hanno fatto la storia proprio sulla base del percorso crescente intrapreso, affermandosi sul mercato e generando un impatto di notevole potenza. “Non è un romanzo, ma un lavoro giornalistico” e il fatto che il Made in Italy rappresenti il 30% del nostro Pil lascia immaginare quanto l’export contribuisca a formare l’immagine del nostro Paese al fine di un benessere percepito tanto dall’interno quanto dall’esterno, estendendo la rete dei contatti di scambio con gli altri Paesi.

Paola Pilati presenta e conduce il suo stesso libro e con ironia afferma di avere una “posizione comoda per evitare di ricevere domande sgradite”. Racconta come un manager gestisce l’impresa e occupa una posizione controversa in quanto, se da una parte “gioca con il denaro degli altri” – e dunque si muove sul piano dell’incertezza in modo “scomodo” -, quelli che gestisce non sono soldi suoi – e per questa ragione è più “comodo” in caso di perdita.
E’ per questa ragione che un manager dovrebbe prendere le decisioni “immaginando che i soldi non siano dell’azionista ma suoi”. E la figura americanizzata del manager che vuole massimizzare il profitto per incassare il maggior numero possibile di bonus, oggi, non è così reale.
“Alverà mi ha sorpreso perché ha descritto il suo arrivo nel mondo dell’energia quasi come se non fosse predestinato a questo. Oggi è uno dei protagonisti più importanti”.

Ed egli risponde “Il mio lavoro era cercare gas. L’idrogeno si genera con l’elettrolizzatore […] prima costava 50 volte più del petrolio. Oggi abbiamo lanciato un’alleanza con altre sette società – “Catapulta verde dell’idrogeno” – ed oggi costa 100 euro a MWh, tra cinque anni vogliamo costi quanto il petrolio e tra dieci anni quanto il carbone”.
Brozzetti afferma “La Buccellati fa parte della top 3 dei brand del lusso e quando abbiamo messo l’orologio Bulgari al polso della compagna del campione di sumo, abbiamo conquistato il mercato giapponese”.
Sul palco di Capalbio Libri si fa, così, un percorso tra i giganti della capitalizzazione in borsa come Eni ed Enel, tra Fincantieri e Snam, tra le storie di imprese farmaceutiche come Chiesi e della chimica Coim, ma anche Brembo, Formula 1, calzedonia, il suo fast make-up di successo Kiko e i superyacht Bluegame della Sanlorenzo.
